48) Il tuo amore

Quante volte ho barattato la tua casa sulla roccia
con castelli d’uomini fatti di carta pesta.
Quante volte mi hai cercato per scrutarmi in fondo al cuore
ma io ho chiuso la mia porta e ho gettato via la chiave.
Quanto amore che mi hai dato e io non ti ridarò,
che pazienza nel cercarmi quando sai che fuggirò.

Vorrei amarti come mi ami tu, con lo stesso amore la stessa tenerezza e poi donarti quello che ho di più grande nel mio cuore, Signore, Signore.

Notti vuote, giorni tristi senza un segno di speranza, mani strette senza amore e sguardi di violenza. Una vita che rincorre il suo senso, il suo perché barricata nell’orgoglio di restare senza te. Al tuo amore che mi cerca, quante volte dirò no. Chiudo il cuore e non capisco, che soltanto in te vivrò. RIT