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La liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa Cattolica. Consiste nel canto di salmi, cantici e inni, con l’aggiunta di preghiere e lettura della Sacra Scrittura.

Essa, secondo la stessa Chiesa, è partecipazione alla preghiera personale di Gesù Cristo. Egli continua incessantemente a pregare e lodare il Padre nella preghiera della Chiesa.

Le preghiere sono previste in diverse ore della giornata, articolata nelle ore canoniche. Le due ore principali sono: le Lodi Mattutine, che si celebrano all’inizio della giornata e i Vespri, che si celebrano alla sera, solitamente all’imbrunire o prima di cena.

Comprende anche altre ore minori: l’Ufficio delle Letture, l’Ora media (Terza, Sesta e Nona che corrispondono alle 9, alle 12 e alle 15) e la Compieta (prima di andare a dormire).

È articolata in un ciclo di quattro settimane (il Salterio), nel quale si recitano quasi tutti i salmi. Lo schema della Compieta è invece articolato su una sola settimana.

La Liturgia delle Ore è antica quanto la Chiesa. Gesù stesso, leggiamo nel Vangelo, si ritirava spesso nel deserto o sul monte a pregare (Mc 1, 35; 6, 46) alzandosi al mattino presto (Mc 1,35); o passava la nottata intera in orazione al Padre (Lc 6,12; Mt14,23.25)

L'Invitatorio viene fatto solo prima della prima ora del giorno. Quindi, se uno recita l'Ufficio delle letture prima delle Lodi mattutine, deve fare l'Invitatorio. Se invece lo recita più avanti nella giornata, allora deve fare l'Invitatorio prima delle Lodi mattutine e non deve ripeterlo prima dell'Ufficio delle letture.

Gesù ha raccomandato anche a noi di seguire il suo esempio, pregando sempre, senza stancarci mai (Lc 18,1; 1 Ts 5,17).

Gli Apostoli, a loro volta, continuarono a richiamare il comando del Signore. Li vediamo riunirsi per la preghiera all’ora di terza (At 2,1-15).

Si raccomanda a tutte le altre comunità religiose e ai loro singoli membri di celebrare, secondo le circostanze in cui si trovano, alcune parti della Liturgia delle Ore: essa è preghiera della Chiesa e fa di tutti, dovunque dispersi, un cuore solo e un’anima sola. La stessa esortazione è rivolta anche ai laici”.

Liturgia delle Ore: istruzioni per l’uso

La Liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa, anche se da molti è sconosciuta o non pregata perché ritenuta superflua o complicata nel suo utilizzo. Ma una volta che se ne comprende il meccanismo, non è per niente difficile pregarla e comprendere la grandezza di questa importante liturgia.

Abbiamo usato la parola liturgia e sappiamo che con questa parola nella Chiesa si definisce un rito. Ad esempio la Santa Messa, il Battesimo, la Cresima, il Matrimonio, il Funerale, l’Ordinazione di un Sacerdote … sono tutte liturgie oltre che Sacramenti. Questo significa che perché si attuino si deve seguire un rituale, un rito, una azione liturgica.

Bene la Liturgia delle Ore è una liturgia alla quale è legata una azione liturgica comunitaria, ma anche da soli. Si, perchè, anche quando la recitiamo chiusi dentro la nostra stanza, dobbiamo sapere che non siamo da soli a recitarla, ma stiamo compiendo una azione nella Chiesa e con la Chiesa. Questo vuol significare che siamo da soli ma con noi c’è tutta la Chiesa che prega insieme a noi. Questo dovrebbe incoraggiarci all’uso di questa mirabile preghiera.

Recitando la Liturgia delle Ore, inoltre, santifichiamo con la preghiera tutto il corso della giornata.

Questo perché la Liturgia delle Ore è organizzata e strutturata in diverse ore della giornata, chiamate ore canoniche. Ogni ora è destinata ad un particolare momento della giornata in modo che la preghiera sia distribuita per santificarla tutta. Anche se è previsto che, per cause contingenti, si possa recitare anche in altri momenti della giornata.

Le Ore sono:

Ufficio delle letture. che dovrebbe essere pregato alle ore 3,00 del mattino

Lodi, che si pregano appena svegli (ore 6,00)

Ora Media suddivisa in:

  • Ora Terza che si prega alle ore 9,00
  • Ora Sesta che si prega alle ore 12,00
  • Ora Nona che si prega alle ore 15,00

Dell’Ora Media non si è obbligati a recitare tutte e tre le ore, ma se ne può scegliere una delle tre mentre religiosi, clero (sacerdoti, cardinali, vescovi ecc.) sono tenuti alla recita di tutte le Ore della Liturgia.

Vespri che si pregano al tramonto.

Compieta che si prega prima di andare a dormire.

Adesso analizziamo ogni Ora nella sua struttura.

UFFICIO DELLE LETTURE

 

E’ il primo ufficio e andrebbe pregato alla mattina presto (meglio ancora se nel corso della notte, avendo questo ufficio sostituito l’ora prima che si pregava a mezzanotte).
E’ costituito da tre Salmi dopo i quali si meditano due letture dette lunghe. La prima lettura è un brano della Bibbia e la seconda è un passo tratto dai Padri della Chiesa oppure si tratta di un documento della Chiesa. La lettura patristica quando si recita il proprio dei Santi è in genere sostituito da un brano di uno scritto del Santo di cui si fa memoria quel giorno.

La cadenza dei Salmi dell’Ufficio delle Letture è un ciclo di 4 settimane, mentre le 2 letture seguono il ciclo annuale.

I laici, cioè ogni battezzato che non sia ordinato sacerdote, non sono obbligati ad utilizzare questo ufficio e quindi si può omettere.

LODI

 

Questa è la preghiera della mattina che si recita ad inizio della giornata, cioè appena svegli o comunque prima di fare le preghiere del mattino che faremo seguire.

Dopo l’introito si recita un Salmo, un Cantico preso dall’Antico Testamento e poi un altro Salmo. Segue la lettura breve, il Responsorio, la recita del Benedictus, la preghiera universale e il Padre nostro.

Nelle Lodi si segue sempre un ciclo di 4 settimane. Questo vuol dire che ogni 4 settimane si ripetono uguali tranne la Domenica in cui ognuna ha la sua antifona al Benedictus che, in genere, richiama le letture della S. Messa con la propria preghiera finale che se ci farete caso, è la stessa preghiera finale della S. Messa domenicale.

Le Lodi sarebbe indispensabile recitarle ogni giorno.

ORA MEDIA

 

È l’Ora di mezza giornata a seconda dell’ora va pregata in una ora diversa.

L’Ora Terza si prega alle ore 9,00, l’Ora Sesta si prega alle ore 12,00
e l’Ora Nona alle ore 15,00.

Queste Ore però sono indicative e non tassative. In genere, come abbiamo già detto, di queste ore se ne sceglie solo una da pregare: cioè o solo la terza o solo la sesta o solo la nona.

L’ora inizia con tre Salmi, che sono uguali in tutte e tre le ore. Solo se si recita più di un ora nel corso della giornata, si aggiunge la salmodia complementare.

Troviamo poi la lettura breve e la preghiera che dipende dall’ora che recitiamo.

Anche l’Ora Media ha un ciclo di 4 settimane con qualche eccezione nei tempi forti.

VESPRI

 

Questa è l’Ora della sera, più precisamente del tramonto.

E’ composta da due Salmi, un cantico preso dal Nuovo Testamento, la lettura breve, poi si recita il Magnificat, la preghiera universale e il Padre nostro.

Il ciclo è sempre di 4 settimane con le stesse indicazioni delle Lodi.

Anche i Vespri andrebbero recitati tutti i giorni.

COMPIETA

 

Con la Compieta si conclude la giornata, infatti si recita prima di andare a dormire, facendo seguire le preghiere della sera.

Si inizia con un breve esame di coscienza sulla giornata passata, poi si recita un inno ed un Salmo (tranne in un giorno in cui sono due brevi). Segue lettura breve, il responsorio breve seguito dal Nunc Dimittis, la preghiera finale e si conclude con una preghiera rivolta alla Madonna a scelta tra quelle indicate. Solo nel periodo di Pasqua si reciterà sempre il Regina Coeli.
La recita della Compieta non dovrebbe essere mai omessa.

La compieta , non è divisa in settimane come gli altri Uffici, ma è settimanale, una liturgia per giorno della settimana.

 

Una precisazione sull’utilizzo della Liturgia delle Ore è d’obbligo.

 

Noi laici, cioè noi battezzati, possiamo scegliere quale delle ore della Liturgia recitare, mentre religiosi, clero (sacerdoti, cardinali, vescovi ecc.) sono tenuti alla recita di tutte le Ore della Liturgia.
La Chiesa consiglia, a noi laici, di celebrare almeno le Lodi, i Vespri e la Compieta che sono le tre Ore principali.

 

Normalmente, come abbiamo già detto prima, si celebra solo un ora dell’ora media (sono solo i religiosi e i sacerdoti che celebrano tutte e tre le ore medie). Per noi laici l’orario non è rigido, ma può essere adatto entro limiti ragionevoli ai nostri ritmi di vita quotidiana.

La settimana liturgica ha inizio col tramonto di Sabato, quindi inizia con i Primi Vespri della Domenica e termina con l’Ora Media del Sabato (quindi non esistono i Vespri del Sabato).

L’Anno Liturgico inizia con la Prima Domenica di Avvento a cui segue il Tempo di Natale che si conclude con la solennità del Battesimo del Signore che cade la prima domenica dopo l’Epifania.

Con il Battesimo di Gesù inizia il Tempo per Annum che è diviso in due parti dai tempi forti della Quaresima e della Pasqua.

La Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri.

Dopo la Settimana Santa ha inizio il Tempo di Pasqua che termina con la solennità di Pentecoste dopo di ché si riprende il Tempo per Annum, ricordando che la prima domenica dopo la Pentecoste si celebra la solennità della SS.ma Trinità e la domenica successiva il Corpus Domini che sostituisce la domenica relativa. Questa interruzione fa si che si perdano due settimane di Tempo Ordinario questo vuol dire che se l’ultima domenica prima di Quaresima era la settima settimana, si riprende con la nona settimana.

Comunque nelle prime pagine dei libri della Liturgia delle Ore troviamo tutte le indicazioni su di una tabella in cui per ogni anno viene indicata con quale settimana si riprende dopo il periodo di Pasqua. Anche in ogni antifona del Magnificat dei primi vespri della domenica troviamo l’indicazione di quale settimana recitare.

Le 4 Settimane

La settimana liturgica ha inizio col tramonto di Sabato, quindi inizia con i Primi Vespri della Domenica e termina con l’Ora Media del Sabato (quindi non esistono i Vespri del Sabato).

L’Anno Liturgico inizia con la Prima Domenica di Avvento a cui segue il Tempo di Natale che si conclude con la solennità del Battesimo del Signore che cade la prima domenica dopo l’Epifania.

Con il Battesimo di Gesù inizia il Tempo per Annum che è diviso in due parti dai tempi forti della Quaresima e della Pasqua.

La Quaresima inizia con il Mercoledì delle Ceneri.

Dopo la Settimana Santa ha inizio il Tempo di Pasqua che termina con la solennità di Pentecoste dopo di ché si riprende il Tempo per Annum, ricordando che la prima domenica dopo la Pentecoste si celebra la solennità della SS.ma Trinità e la domenica successiva il Corpus Domini che sostituisce la domenica relativa. Questa interruzione fa si che si perdano due settimane di Tempo Ordinario questo vuol dire che se l’ultima domenica prima di Quaresima era la settima settimana, si riprende con la nona settimana.

Comunque nelle prime pagine dei libri della Liturgia delle Ore troviamo tutte le indicazioni su di una tabella in cui per ogni anno viene indicata con quale settimana si riprende dopo il periodo di Pasqua. Anche in ogni antifona del Magnificat dei primi vespri della domenica troviamo l’indicazione di quale settimana recitare.

 

Come fare per sapere quale settimana della Liturgia delle Ore deve essere recitata?

 

Semplicissimo: basterà vedere quale sia la domenica del Tempo liturgico.

Ad esempio:
I Domenica = I settimana del salterio

II Domenica = II settimana del salterio

III Domenica = III settimana del salterio.

IV Domenica = IV settimana del salterio

V Domenica = I settimana del salterio

VI Domenica = II settimana del salterio

E così via

Un altro metodo per sapere quale settimana recitare consiste nel prendere il numero della domenica e dividerlo per 4. Il resto indicherà quale settimana recitare, con l’avvertenza che, se il resto è 0 (zero) si deve recitare la quarta settimana. Esempi:

Domenica 17= 17/4 dà resto 1

Quindi si recita la I settimana.

Domenica 24= 24/4 dà resto 0

Quindi si recita la IV settimana. 

Più complesso è il discorso delle priorità sulla recita delle solennità, ma in generale ci si può orientare così: in genere le Domeniche, specie quelle dei Tempi Forti, hanno la precedenza su tutte le Feste e/o solennità, ma ci sono delle deroghe. Ad esempio, se l’8 Dicembre cade di domenica, la domenica di Avvento ha la precedenza sulla solennità.

Per non avere difficoltà di questo genere e scoraggiarsi nell’utilizzo di questo prezioso tesoro di preghiera, basta munirsi di un calendario liturgico facilmente reperibile per pochi euro nelle librerie cattoliche: in questo piccolo strumento avremo tutte le indicazioni che occorrono per la recita della Liturgia delle Ore.

Significato dei segni tipografici nella Liturgia delle Ore

Avrete notato che nel testo dei Salmi riportati nella Liturgia delle Ore ci sono alcuni segni tipografici: a cosa servono?

Servono principalmente per la celebrazione comunitaria, delle Ore, sia recitata che cantata, si perché la Liturgia delle Ore andrebbe cantata.

 

Ecco la spiegazione dei segni:

(asterisco) indica una pausa lunga. Nel caso di salmodia cantata indica la fine della prima parte della frase musicale.

† (croce) indica una pausa breve. Nel caso di salmodia cantata indica che c’è una flessa

(croce di colore rosso)

questo simbolo indica che la recita del salmo si comincia o si termina direttamente dopo la croce di colore rosso, poiché la parte precedente o successiva svolge la funzione di antifona;

→ (freccia) la freccia indica che il paragrafo continua nella pagina seguente. Nel caso di recita a cori alterni, chi sta leggendo prosegue anche nella pagina successiva, cioè non c’è cambio di voce. Chiaramente i primi due segni si possono seguire anche nella recita privata. Non il terzo.

_ (lineetta) indica che il paragrafo continua nella pagina seguente. Nel caso di recita a cori alterni, chi sta leggendo prosegue anche per la pagina successiva, cioè non c’è cambio di voce.

 

Chiaramente i primi due segni, asterisco e croce, si possono seguire anche nella recita privata. Non il terzo.

  

Alcune piccole gestualità legate alla recita delle Ore

  

Si traccia un segno di croce sulle proprie labbra all’inizio dell’Invitatorio, alle parole:
“Signore, apri le mie labbra”.

   

Si fa un segno di croce:

all’inizio delle Ore, quando si dice: “O Dio, vieni a salvarmi”;

all’inizio dei cantici: Benedictus, Magnificat, Nunc dimittis;

al termine dell’Ufficio.

 

Si china il capo mentre si recita il Gloria alla fine dei salmi e dei cantici.

 

Nella celebrazione comunitaria si rimane in piedi:

dall’inizio dell’Ufficio fino alla fine dell’inno;

quando si recita il Gloria, alla fine dei salmi e dei cantici (durante la salmodia invece si sta seduti);

dal cantico Benedictus, Magnificat, Nunc dimittis sino alla fine dell’Ufficio.

 

Come si conclude la recita delle Ore?

 

Le Lodi e i Vespri si concludono con l’invocazione: “Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna – Amen”.

Le Letture e l’Ora Media si concludono con la benedizione “Benediciamo il Signore – Rendiamo grazie a Dio – Amen”.

 La Compieta si conclude con l’invocazione “Il Signore ci conceda una notte serena ed un riposo tranquillo – Amen”. All’invocazione segue una delle Antifone della beata Vergine Maria, che si possono scegliere tra un gruppo che comprende tra le altre l’Ave Maria ed il Salve Regina.

AVVERTENZE IMPORTANTI

 

Quando si inizia a pregare la Liturgia delle Ore occorre innanzitutto consultare la tabella annuale delle principali celebrazioni mobili da cui si può sapere:

l’anno liturgico in cui ci si trova A, B o C;

il tempo liturgico: Ordinario, Natale o Pasqua, ecc.;

la settimana del tempo corrente, dalla quale si ricava la settimana del salterio da cui dobbiamo iniziare la preghiera

Poi occorre consultare il Calendario Romano generale per conoscere se nel giorno corrente si celebra una solennità, una festa, una memoria, una memoria facoltativa o una feria. Tutte queste informazioni si possono desumere più semplicemente anche dal calendario liturgico.

Per capire la struttura delle diverse ore dell’Ufficio è necessario leggere con attenzione e più volte l’Ordinario della Liturgia delle Ore presente all’inizio di ogni libro della Liturgia delle Ore.

Quindi si mettano i segnalibri per:

Inno, al periodo corrente (se siamo nel tempo di Natale o di Pasqua o in quello Ordinario);

Proprio del Tempo, al giorno corrispondente;

Salterio, al giorno corrispondente della settimana corrente;

Compieta, al giorno corrente;

Proprio dei santi, alla data del giorno corrente;

Comuni, alla parte del comune indicata alla pagina corrispondente del proprio dei santi.

Dopo la preparazione del libro, si inizia a pregare.

Se dovesse risultare difficile capire quali siano le diverse parti che compongono l’Ora che si vuole pregare si può tornare a consultare l’Ordinario, che guida alla comprensione di ogni singolo passaggio che caratterizza tale preghiera, oppure allo schema riassuntivo.

 

Ricorda che le difficoltà che si potranno incontrare si superano con la pratica. Inoltre, è sempre possibile chiedere spiegazioni a persona esperta (un sacerdote) sulla composizione delle varie Ore dell’Ufficio. Il più delle volte basta leggere le istruzioni e i rimandi che sono presenti nel libro stesso e che, ovviamente, sono da seguire.

Un ultimo consiglio potrebbe essere quello di recarsi in una Chiesa in cui si recitano Lodi e/o Vespri per partecipare almeno a una preghiera comunitaria, così ci si potrà rendere facilmente conto di come funziona.

Per maggiori informazioni vi rimandiamo alla lettura completa della

Costituzione Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia